Cos’è un’ondata di calore? Si tratta di un periodo prolungato di temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, spesso con alti valori di umidità.
Questa situazione diventa pericolosa per la nostra salute quando il sistema di regolazione della temperatura corporea (la sudorazione) non riesce ad abbassarla a livelli accettabili. Possono manifestarsi disturbi lievi come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità, come lo stress da calore e il colpo di calore.
Queste condizioni ambientali estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti. La via attraverso cui il corpo disperde il calore in eccesso è principalmente la sudorazione, ma in condizioni fisiche e ambientali estreme questo meccanismo non è sufficiente. Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto elevato, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo si raffredda a stento e la temperatura corporea può aumentare a valori tanto elevati, superiori a 40°C, da danneggiare gli organi vitali dell’organismo.
Ci sono dei fattori che influenzano negativamente il meccanismo di termoregolazione, vediamoli insieme.
Età (nei bambini molto piccoli e negli anziani la termoregolazione è ridotta)
- Stati di malattia e presenza di febbre
- Presenza di molte patologie croniche
- Assunzione di alcuni farmaci
- Consumo di droghe e alcol
In caso di ondate di calore ci sono dei sottogruppi della popolazione più vulnerabili. Quali sono?
PERSONE ANZIANE hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse e l’organismo può essere meno efficiente nel reagire al caldo. Tra gli anziani è a maggior rischio chi soffre di malattie cardiovascolari, ipertensione, patologie respiratorie croniche, insufficienza renale cronica, malattie neurologiche;
MALATI CRONICI e, in particolare, i malati di malattie croniche polmonari (Broncopatia cronica ostruttiva, Bpco) e cardiovascolari (ipertesi, cardiopatici), diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze;
PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI sono molto sensibili al caldo, perché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi;
PERSONE CHE ASSUMONO REGOLARMENTE FARMACI, perché il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo o può favorire i disturbi causati dal calore;
NEONATI E I BAMBINI PICCOLI (0-4 anni), che, per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico;
PERSONE CHE SVOLGONO INTENSA ATTIVITÀ FISICA ALL’APERTO (sport, lavoro), perché possono disidratarsi più facilmente degli altri.
A chi bisogna rivolgersi in caso di necessità?
Il medico di famiglia è la prima persona da consultare, perché è certamente colui che conosce meglio le condizioni di salute, le malattie preesistenti, la posologia e il tipo di farmaci assunti dai suoi assistiti.
Durante le ore notturne o nei giorni festivi cis i può rivolgere al servizio di guarda medica.
Nel caso di un malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo per la vita, attivare immediatamente il servizio di Emergenza sanitaria, chiamando il 118.
Cosa fare in attesa che arrivino i soccorsi?
Prendere la temperatura corporea della persona
Se possibile, trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato
Cercare di raffreddare il corpo più velocemente possibile, avvolgendolo in un lenzuolo bagnato e ventilandolo per creare una corrente d’aria o, in alternativa, schizzando acqua fresca, non fredda, sul corpo.
Fare bere molti liquidi
Non somministrare farmaci antipiretici (per esempio aspirina o tachipirina)
Fonte: www.salute.gov.it